PROGETTO 𝕎omen’s 𝙋ower !

Il tema scelto per questo progetto è più che mai attuale: la DONNA. Spesso si pensa che il problema dell’ “uguaglianza di genere” sia solo un ricordo lontano, ma purtroppo non è così. Ancora oggi, non solo nei Paesi meno sviluppati, le differenze dei diritti e doveri tra uomo e donna sono moltissime. Basti pensare agli stipendi, le donne guadagnano il 23% in meno degli uomini e non ci sono distinzioni di aree, comparti, età o qualifiche. Non esiste un solo Paese, né un solo settore in cui le donne abbiamo gli stessi stipendi degli uomini.

Nel campo artistico la disparità è molto evidente. C’è ancora chi, nel 2020, pensa che “l’Arte non è per le donne” e cercano di giustificare questa affermazione con la scarsità di nomi di Artiste che hanno scritto la Storia dell’Arte.

La creazione artistica non è autonoma e libera, ma si inserisce in una rete di rapporti, sociali ed economici, di individui e di istituzioni, in un preciso contesto storico e culturale in cui anche le asimmetrie di genere esercitano un certo peso. La mancanza di riconoscimento di cui soffrono le artiste non dipende da caratteristiche individuali, ma da una serie di pregiudizi istituzionali e sociali che hanno di fatto ostacolato l’espressione artistica delle donne, e, successivamente, il loro ricordo.

 in quanto Artista Donna mi sento in dovere di dare il mio contributo in favore dei diritti delle donne e di tutte quelle categorie sottovalutate e oppresse.

Anna Lopopolo

 

L’idea del progetto “Women’s Power” è nata dopo la mia a un bando che titolava “Contro la Violenza. Simboli per Comunicare. Simboli per Agire” organizzato dal Soroptimist International Club di Crema. Il mio quadro “LIBERDADE. Marielle Franco” si è aggiudicato il primo premio. Marielle,attivista brasiliana in prima linea nella lotta per i diritti delle minoranze, è morta, è stata assassinata, proprio perché difendeva i diritti delle donne, degli omosessuali e dei poveri. Mentre ricevevo il premio mi sono sentita in dovere di dar voce a tutte le donne che hanno lottato per cambiare il Mondo, per migliorarlo.

“La donna è rimasta a lungo esclusa da tutta una serie di diritti e di attività sociali, pertanto, mi sembrava doveroso darle il giusto spazio.”

Anna Lopopolo

Purtroppo nel panorama  artistico, come in molti altri ambiti, ci sono ancora molte persone convinte che la donna sia inferiore o “non adatta” a svolgere certi ruoli. Per fortuna non tutti gli addetti ai lavori (galleristi, critici, curatori, artisti, ecc…) sono convinti di questa “inferiorità femminile”.

“Ammetto, da giovane donna, che lavorare con noi non è sempre semplice, siamo molto più complesse e pretendiamo da noi stesse e da chi ci sta attorno grande serietà e impegno in tutti gli ambiti, ma sappiamo anche dare molto: lasciateci provare!”

Anna Lopopolo

Nella Storia non si è mai data abbastanza importanza al ruolo della donna. Donna vista sempre come madre, moglie o sorella di qualcuno, ma mai come Persona in sé capace di fare, creare e pensare; capace di cambiare la sua situazione femminile e il Mondo.  La donna, sempre subordinata rispetto all’uomo, è stata sottoposta, nelle società del passato, a un trattamento meno favorevole di quello riservato all’uomo dal punto di vista giuridico, economico e civile. La donna è rimasta a lungo esclusa da tutta una serie di diritti e di attività sociali. Numerose culture hanno riconosciuto alla donna capacità e ruoli limitati alla procreazione e alla cura della prole e della famiglia. L’emancipazione femminile ha rappresentato, negli ultimi secoli, la ricerca di un’uguaglianza formale e sostanziale tra la donna e l’uomo. Ma la strada da percorrere per un’uguaglianza di genere è ancora molto lunga.

Pertanto, la serie “WOMEN’s POWER” è formata dai volti di donne “speciali” che hanno lottato per i loro diritti e quelli delle categorie oppresse. Una serie creata per dare loro il giusto spazio all’interno della storia e della vita di tutti i giorni.

Attraverso la tecnica PaintedWords, che unisce volti e parole, molte “grandi” Donne  (conosciute e meno conosciute) e la loro lotta per la Libertà prendono vita sulla tela. Donne che hanno dedicato la loro vita agli altri e alla lotta per i diritti. Donne che hanno dato il loro contributo fondamentale, in campi differenti, per cambiare il Mondo, per migliorarlo attraverso il loro amore per la Vita.

“Donne che con la loro ‘Rivoluzione’ mi hanno permesso di esprimermi liberamente.”

Anna Lopopolo

Le DONNE guidano il POPOLO

Dopo aver letto i libri di alcune grandi donne, in  particolare quello di Malala Yousafzai “Io sono Malala”, ho capito che dovevo aggiungere uno step alla mia Ricerca artistica.

Dovevo effettuare un vero e proprio cambiamento: passare da una ricerca personale a una ricerca globale, da un dialogo con me stessa ad un dialogo con il pubblico.

L’Arte è una forma di comunicazione. Un’opera non è solo un oggetto esteticamente piacevole o attrattivo e accattivante, ma è un contenitore di concetti e idee. L’Arte è un linguaggio e come tale deve comunicare qualcosa a modo suo.

Pertanto ho capito di dover comunicare non solo le mie sensazioni e emozioni personali ma anche concetti più “grandi” che potessero portare uno più messaggi importanti.

La scelta dei personaggi che dipingo è funzionale a questo scopo, alla divulgazione di un concetto.

Ogni donna che ho dipinto rappresenta una battaglia personale, ma anche globale. Donne che hanno lottato per i più deboli, per i diritti umani e civili. Chi ha lottato per i diritti dei neri, chi per i diritti degli omosessuali, chi per i diritti delle donne, chi per il diritto d’istruzione, chi per i diritti dei lavoratori, ecc…

Ognuna di queste donne ha portato avanti una Rivoluzione.

-Marielle ha lottato per i diritti delle donne, per i diritti delle lesbiche e per i poveri delle favelas.

-Malala ha lottato per il diritto all’istruzione per tutti i bambini in particolar modo per le bambine.

-Vandana ha lottato per i diritti della Terra, contro il suo sfruttamento.

-Liliana ha lottato per salvare la propria vita e per il diritto alla vita stessa ed è diventata una testimone della Shoah.

-Simone ha lottato per i diritti dei lavoratori e contro le ingiustizie del suo tempo.

-Margherita ha lottato per arricchire la scienza e guardare oltre.

-Greta ha lottato per divulgare i problemi causati dai cambiamenti climatici

-Jane ha lottato per gli scimpanzé e per la natura nella sua interezza.

ecc…

Queste storie mi hanno davvero fatto riflettere e mi hanno cambiata profondamente. Mi hanno insegnato che bisogna lottare con tutte le nostre forze per ottenere degli obiettivi personali e mondiali. Che solo credendoci e impegnandosi davvero si possono ottenere dei risultati.

Queste donne, con le loro battaglie, mi hanno dato la possibilità di essere libera e di potermi esprimere liberamente.

Queste donne si sono sempre schierate dalla parte dei più deboli e delle minoranze con l’utopia, forse, di poter migliorare il Mondo in cui viviamo.

Preferisco un Mondo pieno di persone che credono in qualcosa di grande, che credono nel cambiamento e nel miglioramento di sé stesse e di chi e ciò che le circonda. Perché dopo essere il cambiamento che vogliamo vedere negli altri. Anche se spesso molte di queste idee possono sembrare  banali utopie e magari lo sono anche, ma se sono spinte da ideali, valori, messaggi basati sulla giustizia, l’uguaglianza, la pace, l’amore e l’unione allora io mi schiero da parte di queste idee e di chi le porta avanti, anche se viene etichettato come UTOPISTA, SOGNATORE E INGENUO.

Ho capito quindi, in corso d’opera, che al mio lavoro mancava questo slancio, questo obiettivo.

Spesso mi sono chiesta perché alcune Gallerie non si interessassero a me visto che il pubblico rimane molto colpito dalla mia tecnica e dall’impatto delle mie opere.  Ma ora so che non basta una tecnica nuova, un quadro ben fatto di dimensioni considerevoli. Non basta nemmeno che in quel quadro mettiate la vostra anima, che ogni pennellata vada a ritmo con i battiti del vostro cuore, non basta nemmeno che ci mettiate dei concetti.

L’Arte fa il suo corso e diventa davvero viva e salvifica solo se veicola messaggi che possano arrivare alle persone ed essere “utili”. L’uso della parola Utile che si fa oggi mi fa ribrezzo ma non trovo il termine appropriato. L’Arte deve smuovere dentro, deve emozionare, ma anche far pensare, far riflettere. L’Arte deve portare a dei cambiamenti, non solo nel portafoglio di un gallerista, ma anche nell’animo dell’artista e nella testa degli osservatori.

Pertanto ho deciso di creare un Progetto più strutturato di un semplice quadro o di una esposizione. Un progetto che coinvolga molte più persone e che permetta una maggiore divulgazione di messaggi importanti. Il fine è quello di far arrivare le storie di queste donne speciali e i loro messaggi a più persone possibili, in particolare ai giovani.

Ho pensato,  prendendo spunto dalla conferenza organizzata dal Soroptimist club di Crema dopo la vittoria del quadro LIBERDADE. Marielle Franco  al concorso da loro indetto, di creare una serie di incontri a tema “donne”.

 

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